Mare magnum

Un atteso aggiornamento, ed un libro che ho pubblicato

I miei lettori più assidui si saranno certo accorti che da quasi un anno Libri Pulp non viene più aggiornato.
Le ragioni sono molteplici (purtroppo anche personali) ma una in particolare riguarda proprio l’argomento di questo blog: la fantascienza – e soprattutto la space opera, la fantascienza spaziale – non mi attira più come un tempo.
Non è un semplice cambiamento dei gusti ma qualcosa di molto più serio, profondo e durevole: non credo più nello spazio, nelle astronavi, nei mondi alieni, negli alieni stessi; in altre parole, in tutte quelle fandonie di cui sono zeppe le storie spaziali, di cui un tempo andavo ghiotto: ho infatti aperto gli occhi e mi sono reso conto che tutto quello che ci propina la «scienza», vera o fantastica, riguardo allo spazio sono solo bugie. Perché lo spazio non esiste.

In altre parole, sono diventato un terrapiattista.

Tutto è iniziato per curiosità alcuni anni fa: non riuscivo infatti a capire tutto il disprezzo che circonda i terrapiattisti, che a me parevano solo un gruppo di provocatori.
Così ho deciso di dare un’occhiata alle loro idee: mi sono letto alcuni libri sulla terra piatta, ho guardato diversi documentari, ho approfondito le mie nuove conoscenze con numerosi articoli trovati qua e là e alla fine, dopo molti mesi di ricerca, mi sono persuaso che le loro idee non sono poi così balzane come possono sembrare in un primo momento ma hanno molto più senso di quelle della scienza ufficiale. Perché poggiano su esperienze concrete, su dati verificabili, su osservazioni sensibili, e non su ipotesi ardite che al contrario si basano su teorie complesse, su incredibili contraddizioni e soprattutto sulla matematica, alla quale si può far dire qualsiasi cosa: ma in definitiva la matematica non rende nulla più reale di quanto sia, dimostra solo che i calcoli applicati sono corretti.

Anzi, in conseguenza di queste mie indagini mi sono ricreduto a tal punto che a giugno dell’anno scorso ho anche pubblicato «Niente palle: la terra è piatta», un libro di seicento pagine sull’argomento, molto apprezzato dai terrapiattisti non solo italiani ma anche stranieri (è in vendita, al prezzo più basso che mi è stato permesso applicare, su Amazon).

Non voglio con questo breve aggiornamento convincere nessuno della fondatezza delle tesi dei terrapiattisti: il percorso infatti è lungo, e richiede molti mesi di ricerca individuale, oltre ad una certa apertura mentale. Non c’è infatti affermazione né luminare che possa persuadere il prossimo al riguardo: l’unico modo per giungere alla terra piatta è compiere il cammino da sé, attraverso molte ore di indagine, senza ritirarsi di fonte a ciò che sembra scontrarsi con quei dogmi che ci vengono inculcati nella mente sin dalla più tenera età. Perché in realtà la vera fantascienza è proprio l’eliocentrismo, e la scienza ufficiale.

Detto ciò, non è mia intenzione né chiudere né abbandonare Libri Pulp: continuo ad avere molto da dire infatti, e a divertirmi a scrivere recensioni; senza contare che da parte ne ho diverse già pronte che aspettano solo di essere pubblicate (e le pubblicherò, anche se ormai appartengono al «vecchio volto» del blog: la fantascienza spaziale).
Continuerò quindi ad affrontare questi generi di fantascienza che non trattano di spazio in maniera preminente, come ad esempio la fantascienza sociologica che a me tanto piace: ma darò più spazio agli altri generi del fantastico, a cominciare dall’altro mio amore, la sword and sorcery.

E proprio con una classifica dei migliori dieci eroi della sword and sorcery – Conan e gli altri personaggi simili di Howard esclusi: sarebbe come rubare in chiesa – nei prossimi giorni esordirà il blog nella sua nuova veste «ideologica»: dato il debole che provo per il biondo eroe di John Jakes, Brak il barbaro ha un posto garantito ma nella classifica entreranno anche personaggi insospettabili, anche perché non sono mai stati pubblicati in italiano.
Sarà quindi un’occasione per conoscere nuovi «clonan», che non se ne trovano mai abbastanza.

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