Giochi

Il miracolo della Niccon VIII: finalmente si è giocato a New Angeles!

In questo aggiornamento autocelebrativo torno a farmi i complimenti per aver organizzato la Niccon, la mia convention locale di giochi da tavolo, di cui domenica si è tenuta l’ottava edizione: è intervenuta la solita venticinquina di giocatori, per lo più amici, con i quali ho trascorso un’ottima giornata di giochi.
Dal mio punto di vista il momento culminante è stato senza dubbio la mezza partita a New Angeles, uno dei miei preferiti, e poco importa se non siamo riusciti a finirla: da tempo infatti mi lamentavo perché non c’era modo di trovare qualcuno che ci volesse giocare, tanto che nelle ultime edizioni avevo persino preso l’abitudine di intavolare il gioco già al mattino, per attirare l’interesse e ricordare discretamente che avevo voglia di fare una partita.
Domenica, purtroppo sul tardi (erano ormai le sei passate), non solo ho trovato un numero sufficiente di volontari ma siamo addirittura arrivati a piena forza, in sei: dopo tre ore però eravamo ancora a metà (era appena cominciato il quarto turno su sei), così è bastato che uno annunciasse che si era fatto tardi e doveva andare perché tutti ne seguissero l’esempio. Pazienza, perché quelle tre ore di partita me le sono proprio godute: certo, finire la partita sarebbe stato meglio ma anche così non ho proprio da lamentarmi, ne serbo uno splendido ricordo: tutti infatti – chi più chi meno, secondo l’indole personale – si sono lasciati prendere dall’intima natura del gioco, che prevede discussioni, trattative, accordi e tradimenti, che sono anche la parte più divertente. E probabilmente quello che spaventa molti, perché i giochi di contrattazione alla Diplomacy hanno poche regole ma richiedono molta improvvisazione in cambio di interazione ed interpretazione quasi senza limiti.
Nell’insieme tutta la giornata è stata ricca di belle partite: oltre a New Angeles, quelle che mi hanno dato maggiori soddisfazioni sono state Cyclades con l’espansione Hades e Libertalia, entrambe a cinque giocatori, non solo perché le ho vinte entrambe ma soprattutto perché non riusciamo mai a giocare né l’uno né l’altro quanto vorremmo. Sugli altri tavoli ho visto spuntare anche Brass, Manhattan Project, Auztralia, Azul, Race for the Galaxy e simili ma mi sono tenuto a distanza di sicurezza: avrei invece partecipato volentieri alla partita a Blood Bowl Team Manager (credo con tutte le espansioni) ma ero già impegnato con Cyclades e così ho dovuto rinunciare.
Come di consueto, la Niccon di giugno è anche la Niccon-pleanno, ossia diventa anche la mia festa di compleanno. Gli amici più cari, alcuni dei quali assenti per motivi familiari, si sono così messi insieme e mi hanno consegnato uno splendido biglietto d’auguri formato poster con varie vignette divertenti ispirate alle nostre esperienze ludiche (davvero bellissimo) ed anche un regalo a sorpresa: Nuns on the Run, un gioco ormai vecchio di una decina di anni che ho già giocato varie volte, mi è piaciuto da subito e volevo acquistare da tempo. Non vedo l’ora di rigiocarlo.
Ed ora torno al lavoro per preparare la prossima Niccon IX, quella d’autunno.

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